DELITTO SULL’ISOLA BIANCA

Le indagini del Foresto

Chiara Forlani

NUA Edizioni 2021

Ambientazionesinossiquarta di copertinabiografia di Chiara Forlanischeda dei luoghi del romanzocontatta Chiara Forlani

AMBIENTAZIONE


“Delitto sull’isola Bianca” è un giallo ambientato nel secondo dopoguerra nella vasta lingua di terra che si estendeva al centro del Po tra i paesi di Pontelagoscuro e Francolino, in provincia di Ferrara. Per quanto possa sembrare incredibile, per via della loro precarietà, in passato sul Po vi erano diverse isole abitate. Dalle ricerche svolte sappiamo che ospitarono fattorie e famiglie l’isola di Fossacaprara, dove vi era una casa colonica fino ai primi anni del secondo dopoguerra, l’isola Serafini, oggi collegata alla terraferma e sede di una centrale idroelettrica, e l’isola Boschina, sulla quale venne costruita una villa lussuosa, che appartenne a Maria Callas. L’Isola Bianca un tempo ospitava una grande fattoria e fu abitata all’incirca fino agli anni Settanta del Novecento. La sua estensione era di circa 40 ettari. Oggi è un’oasi di protezione faunistica gestita dalla LIPU, che l’ha dotata di un lungo sentiero natura, anche se al momento non è visitabile per mancanza di personale e di risorse economiche. È in gran parte ricoperta da boschi, cosa che la rende particolarmente ricca dal punto di vista naturalistico: vi trovano accoglienza numerose specie animali, in particolare uccelli, mentre la vegetazione comprende l’intera gamma delle piante tipiche delle zone umide e lagunari. Le esigenze di regolamentazione del flusso delle acque purtroppo ne hanno favorito l’erosione, tanto che oggi la sua estensione si è notevolmente ridotta. L’autrice ha appreso la vera storia dell’Isola Bianca e dei suoi abitanti in una giornata memorabile, mentre rendeva omaggio alla memoria di sua madre sulle rive del Po. Dalle parole udite da uno sconosciuto, vero appassionato di storia locale, è nato il desiderio di narrare le vicende di persone che vivevano al limite della sussistenza, in un luogo unico come può essere un’isola al centro di un ampio fiume. Da quella prima idea è nato il romanzo, che si è arricchito strada facendo con ricerche e indagini sul campo. I personaggi del libro sono di fantasia, mentre l’ambientazione storica e sociale è stata ricostruita nel modo più fedele possibile, cercando di raccontare la vita quotidiana dei contadini della pianura Padana nel secondo dopoguerra. Il giallo è dunque un pretesto per un’operazione di denuncia storica e sociale il più realistica possibile.


SINOSSI


In una sera che promette tempesta, una bambina viene sorpresa dal buio mentre gioca sul molo. Corre a casa passando attraverso il bosco, cade e nel buio vece un occhio spalancato. E’ quello di un cadavere.

Siamo nel 1950 e l’assassinio del Sacocia, un usuraio odiato da tutti, turba l’equilibrio delle famiglie che vivono sull’isola Bianca, un ristretto microcosmo posto al centro del Po, nei pressi di Ferrara, dove la vita segue ancora i ritmi e le cadenze dell’Ottocento.

Per far fronte alle complesse indagini, il maresciallo Romolo Zeri chiede aiuto al suo vecchio amico Attilio, detto il Foresto, un giovane ombroso che ha il potere di captare i sentimenti altrui grazie a un proiettile, conficcatosi nel suo cranio dopo un incidente di guerra e mai più rimosso.

Le ricerche arrancano tra ipotesi, pericoli e depistaggi, ma ben presto si aprono scenari inaspettati, che spalancano porte su orrori provenienti dal passato.

Vita di campagna, amori, saggezza popolare e personaggi ambivalenti: tutto concorre alla soluzione dell’indagine, in un crescendo di tensione che si stende come un sudario sulla bellezza selvaggia della terra situata tra la città di Ferrara e il grande, maestoso fiume Po.


QUARTA DI COPERTINA


Un’isola al mezzo al Po, un mistero da risolvere, un giovane ombroso che vive con un proiettile conficcato nel cranio e viene coinvolto in una vicenda dai contorni tenebrosi.

Nel 1950 diverse famiglie vivono sull’isola Bianca, un luogo sperduto dove l’esistenza segue i ritmi e le cadenze dell’Ottocento.

Vita di campagna, amori, saggezza popolare e segreti inconfessabili: tutto concorre alla soluzione del mistero, in un crescendo di tensione che si stende come un sudario sulla bellezza selvaggia della terra situata tra la città di Ferrara e il grande, maestoso fiume Po.


BIOGRAFIA di CHIARA FORLANI


Chiara Forlani è nata e vive a Ferrara. Dopo un’infanzia passata a divorare libri, frequenta il liceo scientifico, ma rompe gli schemi laureandosi in storia dell’arte. La sua carriera ha visto alternarsi la passione per l’arte e la letteratura: dopo un biennio di lavoro presso i musei universitari bolognesi, apre un laboratorio di restauro di opere d’arte. In seguito passa a insegnare lettere, attività che svolge tuttora presso la scuola ospedaliera, dove ogni giorno porta un sorriso ai giovani ammalati. Vive in campagna con il marito e due cagnolini salvati dal canile. L’amore per le tradizioni e il rispetto per la storia della sua terra l’hanno spinta a scrivere e da quel momento non si è più fermata. Ha pubblicato La tasca sul cuore e Una rosa tra i capelli, io e Boldini, oltre a racconti presenti in varie antologie. A scopo benefico, per aiutare i pazienti pediatrici, ha dato alle stampe il romanzo per ragazzi Il viaggio di Kordelia.

Delitto sull’isola Bianca nel 2020si è aggiudicato il primo posto per la miglior ambientazione al concorso Giallo Festival ed è risultato secondo al Premio De Filippis Gold Crime.

Nel 2021 altre opere dell’autrice hanno raggiunto il podio nei concorsi Crimen Cafè e Milano International, oltre ad essere finaliste nel premio Streghe, vampiri & Co.

SCHEDA DEI LUOGHI DEL ROMANZO

L’ISOLA BIANCA

Al centro del fiume Po, nei pressi del ponte che congiunge la città di Ferrara con la statale per Rovigo, sorge l’isola Bianca, una delle più antiche isole fluviali del Po, esistente già all’epoca degli Estensi, signori di Ferrara nel Rinascimento.

Attualmente l’isola comprende circa 40 ettari di terreno, ma in un passato recente, prima che il Po se ne riprendesse una parte, era più vasta, abitata da  diversi nuclei familiari che ne coltivavano la terra e vi allevavano il bestiame. Testimonianze orali e immagini lo provano.

Attualmente l’isola Bianca è un’oasi di protezione faunistica gestita dalla Lipu, che organizza visite dietro prenotazione e l’ha dotata di un lungo sentiero natura. È completamente circondata dall’acqua e in gran parte ricoperta da boschi, questo la rende particolarmente ricca dal punto di vista naturalistico: vi vivono numerosi animali, in particolare uccelli, e le piante spontanee comprendono l’intera gamma delle specie tipiche delle zone umide e lagunari.

PONTELAGOSCURO

Il paese di Pontelagoscuro è diviso dall’isola Bianca da un sottile ramo fluviale. Il suo singolare nome pare derivi proprio da un antico ponte di barche, che un in passato sorgeva o sul ramo fluviale o su una lanca (lago di fiume), che erano di certo luoghi scuri e tenebrosi. Nel Rinascimento il paese ospitò una delizia degli Estensi, della quale si è persa nel tempo ogni traccia.

Il paese di Pontelagoscuro è stato rapidamente ricostruito dopo il tragico bombardamento del 1944 che lo ha raso al suolo. In passato era dotato di una via coperta seicentesca con i fondachi dei mercanti che operavano nel suo grande porto fluviale, che era zona franca.

Pontelagoscuro è sempre stato sede di una caserma dei carabinieri, una scuola e tutti gli altri edifici che cito nel romanzo. La sua veste attuale, per gli edifici principali, è la stessa che aveva nel 1950, epoca in cui ho ambientato il mio romanzo.

Per saperne di più su Pontelagoscuro visita le pagine del sito

FERRARA

A pochi chilometri da Pontelagoscuro sorge la splendida città di Ferrara, caratterizzata da monumenti rinascimentali di straordinaria bellezza come il Castello Estense, il Palazzo dei Diamanti, la Cattedrale e dalle strade del centro storico, come via delle Volte, che appartengono invece all’epoca medievale. Le mura rinascimentali di Ferrara sono patrimonio dell’Unesco.

Questi e altri monumenti sono descritti nel mio romanzo dai protagonisti, nel corso delle loro spedizioni in città. Preciso che la stazione del comando dei carabinieri di corso Giovecca, che ha un ruolo importante nel romanzo, esiste realmente ed è situata in un palazzo rinascimentale attualmente ristrutturato.

CONTATTI

Chiara Forlani

Indirizzo: via della Crispa, 34 – 44123 Ferrara

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